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Corsera: A Modica qualità della vita elevata 

Modica torna alla ribalta dei media nazionali. E stavolta, finalmente, in termini positivi. Il nome della città della Contea compare infatti a pagina 10 dell’edizione odierna del Corriere della Sera.

Il quotidiano più letto d’Italia ha infatti selezionato le cosiddette “eccellenze italiane” suddivise per tipologie e scelte attraverso
diversi rapporti stilati da società specializzate.
       Modica figura nell’infografica relativa al pezzo, a firma di Paolo Di Stefano, titolato “paesaggi e qualità della vita, le nuove mete”.
       La città della Contea è infatti inserita tra i luoghi più elogiati dalla stampa estera, almeno stando al rapporto Bitlab che ha raccolto gli articoli dedicati alle mete italiane di 100 testate giornalistiche di 12 diversi paesi.

Nulla di nuovo sotto il sole, se non l’ennesimo riconoscimento ad una città che affascina, ammalia e attrae grazie, non solo al suo barocco, ma soprattutto alla sua enogastronomia, al cioccolato ed alle sue peculiarità.
       Se la stampa estera ne parla, come testimonia il rapporto Bitlat, un motivo ci sarà.
       Maggior orgoglio è quello di leggere il nome di Modica tra le uniche tre del sud Italia, assieme alla campana Procida ed al Val di Noto. Prova provata che il fare sistema funziona, che il brand Val di Noto è oramai lanciato e che quel sud-est siciliano dalle mille risorse e dai tanti problemi, alla fine riesce sempre a far parlare di sé.
In termini positivi.

 

Nella foto, don Vicinzino, ultraottantenne appassionato suonatore e confeziontore di friscaletti e panari. Staziona davanti la chiesa di san Pietro a Modica.
 
Paesaggi e qualità della vita, le nuove mete

Dice un proverbio salentino: «Sette su li meju muccuni: carne, pesce e maccaruni, acqua fresca e vinu puru, fimmina beddha e giovane puru». I sette bocconi più saporiti? Non è difficile tradurli. Certo è che con queste premesse non deve meravigliare il fatto che la masseria, ultima generazione dell’agriturismo pugliese, è diventata una delle mete gradite dagli stranieri. Se è vero che a Lido Pizzo, per diverse settimane la famiglia reale del Belgio requisisce un’intera azienda agricola dove passare buona parte dell’estate.
Vi si possono mangiare, ovviamente, magari sotto un agrumeto che fa da cortile interno, anche i «ciceri e tria», lasagnette leccesi fritte in zuppa di ceci. Restando al Sud ma spostandosi nella Sicilia orientale, il Val di Noto finalmente è diventato, oltre che patrimonio Unesco, luogo di pellegrinaggio per forestieri amanti non solo del barocco più lussureggiante, ma delle spiagge bianche (l’oasi faunistica di Vendicari si trova poco sopra Capo Passero) il cui colore somiglia a quello del latte di mandorla migliore del pianeta. Lo potete bere ad Avola ma anche nella rinata Ortigia.

Il Rapporto Bitlab su quei siti che all’estero sono considerati luoghi di eccellenza storico-artistica e paesaggistica (è incredibile come in Italia questa triplice aggettivazione sia pressoché inscindibile) guarda giustamente anche al Centro e al Nord. Per esempio ai rododendri di Stresa, sul Lago Maggiore, tradizionale tappa del Gran Tour per i viaggiatori eccellenti dell’Ottocento: le tracce di questa accoglienza (destinata all’otium aristocratico) che caratterizzò i tre laghi lombardi sono ancora lì da ammirare: lussuosi palazzi, alberghi, «ville di delizia» con giardini che sembrano salotti, tra camelie e azalee. E il Centro? Si potrebbe tagliar corto e, dovunque ci si trovi, citare una lettera di Goethe dal Belpaese: «Non ho niente da cercare al mondo che quello che ho già trovato».


Paolo Di Stefano

 

 
Tags: modica , corriere della sera , qualità della vita , Paesaggi e qualità della vita , le nuove mete , paolo di stefano ,
 
    - Giorgio Caruso - sciclinews.com - 23:11 08/07/2009
         
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
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