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Sulle tracce della Modica Antica.Decimo appuntamento "Visita nei quartieri" di Emanuele Marino 

Decimo appuntamento della rassegna di IngegniCultura “Sulle tracce della Modica Antica, uomini e storie , segni e parole” programmato per venerdì 11 ottobre, alle ore 18 nei locali della Società Operaia di Mutuo Soccorso a Modica Bassa.

Sarà presentato a cura del prof. Saverio Terranova, già sindaco della città di Modica e noto politico locale, dall’antologia monografica “Alla scoperta di Modica”di Arturo Belluardo, la sezione “Visita nei quartieri” curata da Emanuele Valerio Marino nato a Modica nel 1925 e trasferitosi successivamente a Roma dove attualmente vive.

Emanuele Marino, amico fraterno di Saverio Terranova, è stato  Conservatore dell’Archivio Storico dell’Istituto Luce  dal 1966 al 1990 , si è da sempre occupato di cinema, di filmografia e di restauro del film, ottenendo riconoscimenti anche a livello internazionale. Ha collaborato ai programmi di RAITRE  ed al TGTRE  di Sandro Curzi. Fra i suoi lavori da ricordare in particolare, il film “I 600 giorni di Salò”, consulente storico Renzo De Felice, RaiTre Luce presentato nel 1991 alla mostra di Venezia, al festival di Berlino e a quello di Gerusalemme.Nel 1996 è stato autore e regista de “Il Regno del Sud”, prodotto da Cinecittà per RAITRE.

In occasione della serata promossa da IngegniCultura, sarà puntata l’attenzione sulle “puntate” che E. Marino, Neli per i tanti amici, pubblicava sul prestigioso settimanale il “Corriere di Modica” negli anni dal 1956 al 1958, firmati “mar”, aventi per tema la “Visita nei quartieri di Modica –Pellegrinaggio nella Sicilia sconosciuta”.

“Costituivano uno spaccato, presentato in chiave spassosa e accattivante, della vita e della storia dei popolosi quartieri di una città antica, colta ma provinciale, per certi aspetti anche bigotta, ma pur sempre una Modica da amare ed apprezzare per una serie di fondati motivi”.Così ebbe a dire il compianto Giorgio Buscema in un suo articolo su La Sicilia, riferito al lavoro settimanale di Emanuele Marino.

Le fonti a cui attingeva Marino erano tutte di prima mano, la maggior parte personaggi poco conosciuti, appartenenti ad ogni ceto, tanti volti di persone, immagini di luoghi caratteristici, affascinanti e spettacolari, pulsanti di vita, avvenimenti che hanno fatto storia e altri che sono rimasti nell’oblio, anche se immortalati nel suo prezioso lavoro, andando ad infoltire tanti quadretti di vita straordinaria, che consentono di avere un’idea tutt’altro che sbiadita di una Modica che fu.

La prima impressione che si ha di Modica è che è stata un tempo città sotterranea, venuta alla luce col terremoto del 1693, tanto vero che il suo cuore pare una melagrana spaccata. I suoi abitanti accettarono la cosa con molta filosofia;anzi parve che nemmeno si accorgessero di essere venuti alla luce. Quei pochi che se ne accorsero brontolarono perché”mondaccio cane” adesso bisognava munirsi di paracqua!”

Questo l’incipit con cui Marino apre il suo “Viaggio nei quartieri di Modica”.

E con le parole di Marino potremmo anche definire la fortunata rassegna 2013 di IngegniCultura “Sulle tracce della Modica antica” :sgomitolare  il groviglio di strade e stradette;è impresa che non mette conto di tentare. Una volta sgomitolato, dove ti porterebbe? A Modica, è chiaro. Modica è una parola. Più ci stai e più ti si allarga, nonostante la sua apparenza di città periferica”.

 La serata,infine, prevede motivi musicali e canori curati dal duo :Guido  Cicero e Saro Cannizzaro.

 

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