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Allestimenti museografici. Il MUSEO CAMPAILLA

Oggi giudicare un museo è più facile che comprenderlo. Poche istituzioni sono state valutate in modo tanto contraddittorio: tempio o cimitero dell’arte, luogo della meraviglia o deposito polveroso, microcosmo o disordine organizzato, casa dei sogni collettivi o dimora dell’incoerenza, laboratorio o supermarket della cultura. Ma che cos’è oggi un museo? E’ un’istituzione permanente a servizio di un territorio e del suo sviluppo che svolge opera di ricerca sulle testimonianze materiali e immateriali di un luogo, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone per educare e formare le future generazioni.

In quest’ultimo decennio si è aperto un  intenso dibattito scientifico intorno alla gestione dei beni culturali ed in particolare circa i criteri tecnico-scientifici e gli standard di funzionamento e sviluppo dei musei; particolare attenzione è stata posta all’esigenza che ci sia una forte integrazione fra museo e territorio. La presenza nelle città di molti piccoli musei è una caratteristica prettamente italiana che ha determinato la spinta per gestioni di tipo associato. In molti enti regionali, infatti, si è fatta strada l’orientamento di organizzare “in sistema” le strutture museali minori, pubbliche e private: la cooperazione, quindi, diventa lo strumento di crescita qualitativa dell’offerta museale.

Anche in provincia di Ragusa lo sforzo di organizzare in “sistema” le piccole realtà presenti sul territorio è  in atto,  e questo importante ed innovativo progetto di riqualificazione e rilancio dell’intera offerta museale potrebbe aprire nuove e significative prospettive per la crescita civile, culturale e turistica dell’intero territorio.

 

Un caso di studio: Il Museo Campailla

Curare il rilancio del Museo Campailla, si configura per noi di IngegniCultura, impegnati nella promozione e nella valorizzazione dei BB.CC. del nostro territorio, come un’importante occasione per dare un contributo significativo al rafforzamento della rete museale in città, ma al contempo rappresenta una grande ed importante sfida che accettiamo volentieri e che ci sforzeremo di vincere con l’indispensabile aiuto delle istituzioni. Ci troviamo, infatti, di fronte ad un museo “atipico”, evocante tempi e situazioni poco felici, ignorato e dimenticato da anni e, ad oggi, piuttosto piccolo e limitato negli spazi.

E’ nostra ambizione far diventare la sua esigua dimensione, insieme alla sua specificità, una grande risorsa per la città al fine di trasformarlo in una struttura al passo con i tempi e viva, che si possa porre come attrazione all’interno del sistema urbano e che possa diventare protagonista nella produzione di cultura

 A tal fine è intenzione  del laboratorio IngegniCultura, valorizzarne la peculiarità e i dettagli e renderlo “attraente”, facendone esplodere tutte le specificità e potenzialità e portandolo all’attenzione non solo della comunità scientifica modicana, ma anche di un più ampio pubblico di visitatori.

L’azione di rilancio sarà tesa a soddisfare diverse tipologie di domanda: quella di recupero e conservazione proveniente dagli appassionati della materia e dai visitatori non esperti; quella di fruizione espressa da tutti coloro che desiderano visitare il museo per trarre dalla visita benefici in termini di godimento ed arricchimento culturale; quella di educazione espressa da tutti coloro che vedono nella fruizione diretta od indiretta di un bene un’occasione per acquisire nuove conoscenze e per crescere culturalmente.

 

 

 

 

 


   
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