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Il Museo "T. Campailla" , sulla home page di Tafter.it. , prestigioso giornale on line 

Foto: Il Museo Campailla sulla home page di Tafter.it. Tafter è una rivista online che affronta quotidianamente le dinamiche del presente e i nessi che legano i processi economici alla produzione culturale. Tafter, con la sua barchetta di carta, naviga libera nell’informazione accompagnando il lettore nell’esplorazione del contemporaneo, intercettando i segni del cambiamento che portano la società a mutare costantemente, individuando nella cultura una delle matrici per uno sviluppo possibile. Uno spazio di riflessione sempre aggiornato che esplora e indaga il sistema culturale italiano ed internazionale.

Museo “Tommaso Campailla” di Modica: il passato rivive nel presente

- di Roberta Pisa -

Nella città di Modica nacque Tommaso Campailla, scienziato e medico, che mise a punto un’efficace cura contro il male della sua epoca: la sifilide. A testimonianza dell’epoca c’è un Museo che prende il nome da questo illustre uomo del ’700. A gestirlo e promuoverlo con impegno ci pensa l’Associazione “IngegniCulturaModica”.

9 novembre 2012

La città di Modica, tra le città più a sud dell’Italia, è un luogo dalle antiche origini, punto di incontro tra culture diverse. Il nome deriverebbe non a caso dal fenicio “Mùtika”, che vuol dire “dimora”. Non tutti sanno che proprio in questo Comune ragusano nacque Tommaso Campailla, scienziato e medico, che mise a punto un’efficace cura contro il male della sua epoca: la sifilide. Il Museo, che prende il nome da questo illustre uomo del ’700, ha trovato nuova vita grazie all’Associazione “IngegniCulturaModica”. Il presidente Mario Incatasciato ci spiega come.

 

Quando e come nasce il Museo “Tommaso Campailla” di Modica?
Fino ai primi decenni del Novecento, nei principali nodi ferroviari delle più importanti stazioni climatiche europee, grandi cartelli annunciavano: “A Modica le botti di Campailla per la cura della lue”. La Città della Contea rappresentava, infatti, un centro di primaria importanza, unico nel suo genere, per la cura della lue, meglio nota come sifilide.
È pertanto inestimabile il valore custodito dal Museo “Tommaso Campailla” di Modica, restituito alla città grazie all’impegno profuso dall’Associazione Culturale “IngegniCulturaModica”, della quale sono presidente.
Una qualità comprovata anche dall’ encomio ricevuto lo scorso anno alla GAM di Palermo dalla commissione scientifica dell’associazione “I world” che, in coerenza con l’art. 2 della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, ha inserito la “Scuola Medica Modicana e Le Botti di Tommaso Campailla” all’interno del “Libro dei saperi” del R.E.I.L., il Registro delle Eredità Immateriali di Interesse Locale.
Il museo sorge all’interno di un antico stabile del XVII sec. edificato per accogliere il primo ospedale della città, il “Santa Maria della Pietà”, poi divenuto “Sifilicomio Campailla” e, infine, “Ospedale Campailla”. Centro di primaria importanza per il trattamento della sifilide sino agli anni Quaranta del secolo scorso, la gente accorreva da ogni dove per beneficiare delle preziose terapie. In seguito alla scoperta della penicillina e al suo impiego per la cura della malattia, subì di conseguenza un progressivo declino fino alla definitiva chiusura.

 

Quali sono le principali attrazioni del Museo?
L’itinerario all’interno della struttura si snoda lungo quattro sale espositive: la Stanza delle “Botti”, lo Studio Medico, il Teatro Anatomico e il Museo della Medicina.
La Stanza delle “Botti” è la parte più antica e preziosa di tutto il percorso, ove l’angoscia lasciava spazio alla speranza. Qui venivano sottoposti ai benefici della cura i sifilitici. Entrando, la sala appare subito lugubre e plumbea. A sinistra, coperte da un’intelaiatura di legno provvista di tre porte e risalente a un periodo successivo, emergono le tre stufe mercuriali, chiamate comunemente “botti”. Piccolissime, (appena 0,80 m base x 1,34 m altezza), il malato doveva entrarvi sedendosi su uno sgabello. Dopodichè veniva chiusa la piccola porticina che serviva per accedervi.
Costruite con una varietà di legname ignoto dello spessore di 2 cm, le Botti sono ricoperte all’esterno da un impasto, anch’esso sconosciuto, spesso 20 cm.
Due piccoli fori, in alto e alla base, permettevano, rispettivamente, di monitorare il processo e il paziente durante la permanenza all’interno della “stufa”, e inserire la dose di cinabro e incenso dentro il braciere ardente contenuto nella botte, cosicché le fumigazioni esalassero nell’aria la sostanza curativa.
Oltrepassando un corridoio si giunge nello Studio Medico. Arredato in stile ottocentesco, è un vero e proprio cimelio che, grazie ai preziosi arredamenti e agli arnesi custoditi al suo interno, offre uno spaccato di ciò che doveva essere l’ambiente e le consuetudini mediche di allora. Inoltre, merita un cenno a parte, la preziosa libreria custodente una serie di volumi medici del ‘700 e ‘800.
Al piano inferiore, attraversando il cortile interno in cui è posto il busto del Campailla, si trova il Teatro Anatomico, uno dei pochi esempi in Italia. Situato in una stanza dalle volte a botte, è collocato ai piedi di due scalini che portano su un piano rialzato ove presumibilmente trovavano posizione gli studenti o i medici intenti a veder dissecare il cadavere di turno.
Chiude la visita il Museo della Medicina, una preziosa collezione di strumenti medici e chirurgici dell’Otto e Novecento, tra cui si menzionano un apparecchio per pneumotorace del prof. Morelli, un elettrocardiografo, un’apparecchiatura per Marconiterapia, un antico apparato “Gilardoni” per radioscopie, oltre ad altri importanti dispositivi e a svariati attrezzi medici.
Impreziosiscono il percorso alcune testimonianze fotografiche della malattia, scatti d’epoca che riprendono i danni inflitti dalla sifilide sui corpi dei malcapitati “amanti profani”.

 

Quali sono le principali attività svolte dall’associazione IngegniCulturaModica, che ha in gestione il “Museo Tommaso Campailla”?
L’associazione IngegniCulturaModica si sta muovendo su diversi fronti, museografico, museologico e divulgativo, al fine di migliorare, ampliare e diffondere l’offerta museale.
Sotto il profilo museografico, molteplici sono le migliorie apportate agli allestimenti e all’illuminazione, e altre ne sono in progetto. Per quanto riguarda l’aspetto museologico, si sta procedendo al lungo e complesso processo di catalogazione degli strumenti e a implementarne il nucleo originario per mezzo di donazioni, lasciti e acquisizioni.
Infine, la divulgazione e la promozione è svolta attraverso una serie di attività collaterali a carattere formativo, culturale, turistico ed editoriale che vanno ad inserirsi nel più ampio progetto di promozione e valorizzazione dell’intero territorio del Val di Noto operata da IngegniCultura, laboratorio di progettazione e servizi per l’ingegneria e i beni culturali.
IngegniCulturaModica, oltre alla gestione del Museo, svolge infatti opera di sensibilizzazione e di informazione sulle tradizioni e gli avvenimenti che interessano la Sicilia, facendo conoscere i miti, la storia, i siti archeologici, i lidi, le aree naturali e i luoghi più incantevoli del Val di Noto. In ciò avvalendosi anche di una piattaforma informatica interattiva, tipo social network, che fornisce una selezione ragionata di articoli, interventi e discussioni che hanno come tematiche il mondo dei Beni e delle Attività Culturali, esplorato e percorso nella sua relazione con le nuove tecnologie informatiche.
Di rilievo le rassegne culturali ,curate dal direttore artistico Simona Incatasciato . Nel 2011 “Museo d’estate” e nel 2012 “Arte e Cultura tra Museo & Territorio” che hanno colto l’obiettivo di far vivere la struttura non soltanto come contenitore di eccellenza del passato, ma in maniera contemporanea, con gli “Aperitivi ad arte”, degustazioni di prodotti enogastronomici tipici accoppiate a mostre d’arte, performance di danza e teatro, conversazioni culturali. Grande successo hanno avuto le visite guidate, animate e teatralizzate.

 

Informazioni utili:
Museo “Tommaso Campailla” Modica
Ex Ospedale Campailla – Piazza Campailla – Modica (RG)

Visite per appuntamento:
Ass. Cult. IngegniCulturaModica
Tel/Fax: 0932 763990
Mob: 338 4873360
Mob: 333 3301656
cultura@ingegnicultura.it

Ufficio turistico
Tel: 0932 759634
http:// ingegniculturamodica.ning.com

http://www.ingegnicultura.it

Biglietto: Intero € 2 – Ridotto € 1

Gestione a cura dell’Associazione Culturale “IngegniCulturaModica”.

 

 
 
   
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